a cura di Abba Sandro

1,1 : “In principio Dio creò il cielo e la terra”.

LA GIOIA DEL RINASCERE IN TE

Grazie, O Signore, del grande dono del sacramento della riconciliazione!
Esso non è un tribunale dove vengo giudicato e condannato;
né un avvenimento triste, dove mi tormento psicologicamente;
né un lavaggio spirituale, quasi un’esperienza meccanica di “bucato dell’anima”.
No, è un incontro gioioso con un Padre che mi cerca e mi rivuole tutto per sé,
che non si ferma al mio peccato, con il quale ho rotto la mia unione con Lui,
ma che mi mette in cuore il desiderio di tornare al più presto da Lui.
Senza di Lui nulla ci è possibile, questo lo sappiamo bene
e ne facciamo esperienza quotidianamente.
Lasciamo allora che Lui abiti nei nostri cuori,
che il Suo Spirito agisca e infiammi del Suo amore la nostra anima,
e conformiamoci in tutto a Gesù, nella Croce
e nell’adempimento della volontà del Padre!
Questa è la vera gioia, questa è la felicità per ogni creatura,
perché tutti siamo figli di Dio. Amen.

 

1,2 : “Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.

OGNI GIORNO E’ IL PRINCIPIO

Ogni giorno è un PRINCIPIO!
Si ripete in me il mistero ineffabile della creazione, atto sublime d’amore del Padre.
Io sono la terra deserta e informe, desiderosa di essere plasmata e abitata dalla potenza dell’Altissimo;
io sono nelle tenebre del mistero d’Amore che mi avvolge,
nelle tenebre del peccato quando non accetto la luce
che è venuta e viene ogni giorno in Cristo;
io sono l’acqua, ora calma e pacifica di un mare accogliente e in attesa,
ora tempesta e bufera d’orgoglio e d’amor proprio,
sempre scontento e insoddisfatto di tutto e di tutti.
Signore, che il Tuo Spirito aleggi su di me e mi investa,
con forza per abbattere le mie resistenze,
con dolcezza per sconfiggere la mia testardaggine,
con pazienza perché il mio cuore è duro…
Signore, amo il Tuo Spirito perché è l’alito della vita che tu mi hai donato,
ed è il dono più sublime che Tu potessi farmi!
GRAZIE!
Amen.

 

1,31 : “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattino: sesto giorno”.

VORREI ESSERE…

Le parole non possono esprimere il grazie che vorrei cantare a te, o Signore,
perché troppo grande è la continuità dei doni che Tu fai fluire incessantemente in me.
Vorrei essere uno scoglio, perché su di me si infranga il rifluire della marea del Tuo amore;
vorrei essere un fiore, per fare di Te il mio profumo;
vorrei essere una scintilla, piccola parte del Tuo immenso fuoco d’amore;
vorrei essere mano che carezza, per far sentire ad ogni persona la Tua infinita bontà;
vorrei essere chicco di frumento, per diventare insieme a Te pane spezzato per i fratelli;
vorrei essere niente, perché Tu possa essere il mio tutto!
Amen.

 

2,15 : “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.

CHE FINE HA FATTO IL BUON SENSO ?

Ingegneria genetica, manipolazione cromosomica, esperimenti nucleari,
deforestazione selvaggia, edilizia scriteriata, disastri ecologici,
inquinamento e buco dell’ozono che continua ad allargarsi,
tragedie ambientali per noncuranza o per cattivo usufrutto del terreno,
avanzamento dei deserti, rifiuti tossici e radioattivi…
A guardare la terra in queste condizioni ci si potrebbe chiedere se l’uomo ha ancora l’uso della ragione
o se il guadagno, il successo di pochi continueranno ad avere la meglio sul buon senso e la giustizia.
E allora non ci si meraviglia se per controllare le nascite si propone
anziché educazione e progresso culturale l’aborto o la sterilizzazione;
non ci si stupisce se si pretende il diritto al figlio, anche se in provetta,
anche se la madre o il padre ormai morti da anni ma il loro seme o l’ovulo è stato congelato;
non fa più scalpore la notizia dei bambini appena nati ritrovati nei cassonetti dell’immondizia,
o dei tentativi di clonazione, per riprodurre esseri viventi con le caratteristiche da noi volute…
Dov’è finito il buon senso dell’uomo, dov’è finita la missione affidatagli da Dio Certo, se Dio è stato messo al bando perché scomodo e non conforme
allo stile di vita edonistico e narcisistico di chi sfrutta senza pietà gli altri per arricchirsi…
allora non ci si stupisce più di niente!
Signore, nel mondo, nonostante tutto, c’è ancora tanta gente che vuole fare il bene,
che vuole essere in armonia con il creato e il suo Creatore…
manda il Tuo Spirito a rafforzare chi ti ama
e a illuminare chi ti ha escluso dalla sua vita. Amen.

 

2,18 : “Poi il Signore Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile””.

UGUALI NELLA COMPLEMENTARIETA’

L’uomo da solo si sentiva perso, gli mancava una parte di se stesso,
non aveva nessuno con cui confrontarsi, in cui rispecchiarsi…
Dio gli aveva dato le creature viventi, gli animali e gli uccelli,
ma ciò non bastava,
in essi l’uomo non ritrovava se stesso.
Allora Dio gli ha creato un tu, una persona carne della sua carne, ossa delle sue ossa,
nella quale rispecchiarsi e completarsi.
Non uno superiore e l’altro inferiore, ma uguali nella complementarietà,
per formare di nuovo un tutt’uno come erano al principio.
E’ nel tu che l’uomo si realizza, perché in esso ritrova
l’immagine e la somiglianza del suo Creatore,
perché ogni persona è plasmata sul modello dell’uomo perfetto,
Gesù, il Figlio Unigenito.
Nell’altro allora ritroviamo Dio, o lo incontriamo personalmente,
scegliendo anziché un tu umano il Tu per eccellenza.
Signore, insegnaci ad amarci per riformare quell’unità che era in principio.
Amen.

 

3,3 : “”… ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete””.

L’ONESTA’ NON E’ DI MODA

Viviamo in una società nella quale l’indice di “valore” della persona
è segnato dalla sua capacità di imbrogliare il suo prossimo, di farla franca, di occultare i propri raggiri…
basta guardarsi intorno e ci si vede sommersi da scandali,
tangentopoli, tradimenti, intrighi politici, complotti, colpi di stato…
Non esiste più il valore dell’onestà, perché non rende nella vita pratica:
chi è onesto è un perdente secondo la nostra società!
Ma il cristiano, da sempre, è chiamato a vivere nel mondo ma non ad essere del mondo:
siamo chiamati a testimoniare la nostra fede, non a nasconderci nelle catacombe.
Signore, nessuno dice che non è difficile seguire la via tracciata da Gesù,
ma con la forza del Tuo Spirito tutto è possibile!
Amen.

 

3,9.13 : “Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”… Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?””.

IL SIGNORE BUSSA ALLA PORTA DEL MIO CUORE

Il Signore bussa sempre alla porta del mio cuore.
Lui è il viandante, il pellegrino, il messaggero di pace che porta il lieto annuncio.
Da soli noi non lo conosceremmo, se Lui stesso non si rivelasse,
e lo ha fatto in modo mirabile, divenendo uno di noi, facendosi uomo,
incarnandosi nel grembo della Vergine Maria.
Solo il Figlio Unigenito poteva rivelarci la natura divina del Padre,
e ora non siamo più scusabili se diciamo di non sapere
e quindi di non cerchiamo la via che conduce a Lui.
Egli ci chiama, si interessa a noi, suscita in noi il desiderio di Lui…
nessuno andrebbe al Padre se non fosse attirato da Lui.
Impariamo a diventare docili alla chiamata che il Signore continua a farci attraverso mille segnali:
i nostri fratelli, le circostanze della vita, la Sua Parola, i sacramenti…
Impariamo a rispondere con amore alla chiamata dell’Amore
Amen.

 

4,7 : “”Se agisci bene, non dovrai forse tenere alto il volto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo” “.

SI IMPARA AD AMARE AMANDO

Signore, io so di essere debole, di essere portato facilmente a lasciar fare al mio istinto,
perché è più facile, richiede meno fatica…
ma so anche che poi mi sento sempre insoddisfatto, mi sento sempre deluso e amareggiato,
perché ho fatto la mia volontà anziché la Tua volontà.
Ma tu, Signore, hai fiducia nell’uomo, hai fiducia in me,
e mi chiedi di dominare il mio istinto, di incanalare tutte le mie potenzialità verso un fine più grande:
conformarmi al Tuo Figlio, Gesù.
Solo nell’amore posso compiere la Tua volontà,
perché il mio amore trova la sua sorgente e la sua forza nel Tuo stesso Amore,
e da Te è benedetto e santificato.
Signore, insegnami ad amare sopra ogni cosa Te, unico bene,
perché amandoti amerò il mio prossimo e amando il mio prossimo amerò Te! Amen.

 

6,6.8 : “E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se addolorò in cuor suo. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore”.

UN MONDO SECONDO IL PROGETTO DI DIO

Siamo proprio un popolo dalla dura cervice, invecchiati nel peccato,
incapaci di reagire alle seduzioni e alle tentazioni,
così adagiati nel nostro quieto vivere che ci accontentiamo della mediocrità.
Certo, non diamo molta soddisfazione al Signore,
che aveva ben altri sogni e progetti quando creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza.
Non c’è da meravigliarci se Dio si è pentito più volte di quello che aveva creato,
perché tutto era stato travisato, nulla era rimasto nei piani iniziali…
tranne qualche sporadica eccezione.
Ed è proprio su questo che Dio ha fatto leva per rilanciare tutta l’umanità:
da un piccolo essere che ha trovato grazia agli occhi del Signore, nasce una nuova creazione.
E’ questo capita ogni volta che nella nostra vita ci poniamo seriamente in un cammino di conversione,
per tornare ad essere come il Padre ci ha voluti, suoi figli nel Figlio, nell’Amore dello Spirito.
Facciamoci imitatori del Padre nella capacità di scoprire il positivo in coloro che ci circondano e in noi stessi.
per costruire un mondo secondo il progetto di Dio! Amen.

 

15,1 : “Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: “Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande””.

QUALE SARA’ LA RICOMPENSA?

La mia vita è attaccata continuamente da un numero incredibile di tentazioni, di pericoli,
di insidie che purtroppo a volte si manifestano in maniera talmente velata che non ci si accorge neanche,
ma che ti allontanano da Dio, ti fanno perdere i punti fermi della tua esistenza…
E’ la fede nel Signore che tiene unito tutto il nostro vivere,
che ci dà sicurezza e forza, che ci fa andare avanti anche nelle difficoltà.
Come Maria, che si è fidata in maniera sublime della volontà di Dio,
così anche in noi si compiranno meraviglie
se avremo sempre e solo il Signore come scudo contro il pericolo
e come segno concreto del nostro amore, perché la nostra ricompensa sarà molto grande.
Amen.

 

17,1 : “Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:”Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro”.

GUIDA I NOSTRI PASSI, SIGNORE

Signore, guida i nostri passi sui Tuoi sentieri, sul cammino sicuro che conduce a Te;
preserva il mio piede dalla caduta, dall’inciampo che si presenta continuamente
nelle tentazioni di ogni giorno, nelle illusioni di una vita facile e spensierata;
fa’ che il mio sguardo sia continuamente fisso a Te,
perché è solo così che potrò trasmettere a chi mi circonda
la luce che viene da Te e portare agli altri la gioia e la speranza del Tuo amore.
E anche se il cammino è duro e le occasioni di cadere sono tante,
io mi affido a Te, alla Tua bontà, alla forza del Tuo Spirito, che mi guida e mi sorregge,
e non temo le insidie del Maligno, perché Tu sei con me.
Amen.

 

17,7 : “Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te “.

ALLEANZA PERENNE

Padre buono e misericordioso, accetta la mia umile disponibilità alla Tua alleanza;
sei Tu che me la proponi, così come ogni altra cosa viene sempre da Te,
sei Tu a fare il primo passo, perché io non sarei capace di arrivare a pensare a tanto.
Mi chiedi di rimanere nel Tuo amore, amando, così come ci insegnò Gesù, Tuo Figlio;
ma da solo non sono capace, perché sono debole e incostante:
donami la forza del Tuo Santo Spirito.
Grazie, o Trinità beata, perché in Te non temo nulla
e nella Tua alleanza trovo la pace.
Amen.

 

18,3 : “”Mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo””.

COME PADRE PREMUROSO

Sempre il Signore va a trovare i suoi figli, come Padre premuroso,
che non può lasciare senza la Sua presenza,
perché senza di Lui nulla è loro possibile.
Donami l’umiltà di accoglierti, di riconoscerti in ogni Tua manifestazione,
perché desidero che Tu possa fermarti presso la mia casa,
trovando un posto accogliente nel mio cuore,
che desidera essere sempre in grazia con Te, con il Tuo volere.
Maria c’è d’esempio: lei, la piena di grazia, accoglie il Signore in pienezza,
diventando la nuova arca dell’alleanza,
donando se stessa come tabernacolo vivente per la gloria di Dio.
Fa’ che anche ognuno di noi sia sempre nella grazia del Signore,
per essere gradito a Lui, e sperare nella Sua presenza.
Amen.

 

18,27 : “Abramo riprese e disse: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…””.

ABBA’ PADRE

Quando ti abbiamo chiesto di insegnarci a pregare,
Tu ci hai insegnato la bellissima preghiera
con cui ci rivolgiamo al Signore col nome dolcissimo di “Abbà, Padre”.
Non ci hai insegnato a chiedere per noi stessi, ma per tutti, mai al singolare ma sempre al plurale.
Perché nessuno di noi è un’isola che può stare da solo
e permettersi di non considerare gli altri fratelli che il Signore ha posto sul suo cammino.
Con essi procedo verso il Signore, con essi raggiungo la santità,
o perdo tutto ciò che ha valore, perché corro dietro a falsi valori;
per essi sopporto sofferenze e privazioni, gioie e dolori, delusioni e frustrazioni,
perché amando loro amo Te, e mi sforzo di condurli a Te.
Aiutami, o Signore.
Amen.

 

22,11 : “…l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: “Abramo, Abramo!”. Rispose: “Eccomi!””.

QUANDO LA VITA DIVENTA UN CONTINUO: “ECCOMI !”

Signore, grazie per tutte le volte che mi metti alla prova,
quando mi chiedi di accettare la Tua volontà anche se non la capisco
e non riesco ad accettarla fino in fondo;
quando mi chiedi cose al di sopra delle mie forze,
in cui vuoi manifestare tutta la Tua potenza, la Tua magnificenza e bontà!
Fa’ che la mia vita diventi un continuo: “Eccomi!”
pronunciato con amore e disponibilità totale,
perché è solo amandoti che realizzo pienamente la mia vita,
è solo perdendomi che mi ritrovo,
solo morendo sulla croce con Te che risorgo a nuova vita.
Signore, accresci la mia fede, il mio abbandonarmi a Te
sia sempre più radicale e totale, senza tentennamenti…
Temere Dio non sia causa di angoscia, paura o disperazione,
ma espressione di filiale comunione con la Trinità, Amore infinito.
Amen.

 

24,7 : “Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha tolto dalla casa di mio padre e dal mio paese natio, che mi ha parlato a mi ha giurato: Alla tua discendenza darò questo paese, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie e un figlio”.

VIVERE IN COMUNIONE CON TE

Signore, sei Tu che scegli ciò per cui vuoi che io mi impegni, e quindi ogni attività,
ogni momento della giornata sono sicuro di viverlo in comunione con Te,
se accetto di vivere secondo la Tua volontà,
accogliendo i fratelli che mi doni come fratelli da amare, per amare Te in loro.
E non mi lasci mai solo, mi doni un aiuto e una guida,
un conforto e un alleato potente…
il Tuo Angelo che preserva il mio passo da ogni caduta,
che mi indica la via sicura nel compiere la Tua volontà!
E io mi affido a Lui, perché è un dono d’amore che Tu mi fai,
ed è troppo grande per essere lasciato da parte.
Fa’, o Signore, che sappia crescere nel ringraziare e nel benedirti,
ogni giorno di più, per tutto ciò che Tu fai per me.
Amen.

 

28,15 : “Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t’ho detto”.

SEI UN PADRE CHE AMA I SUOI FIGLI

Signore, grazie perché mi ami e sei sempre con me, ogni istante della mia giornata,
quando sono felice e quando sono in disgrazia, quando studio e quando gioco,
quando prego o quando sono impegnato in oratorio…
Tu sei un Padre che ama i suoi figli e vuoi per loro il massimo del bene,
e li proteggi dai pericoli, dalle insidie del male con la Tua grazia, con il dono del Tuo Spirito.
Signore, resta sempre con me, perché la mia vita diventi un canto di lode e di esultanza,
capace di trasmetterti a tutti coloro a cui mi manderai.
Amen

 

37,4 : “I fratelli di Giuseppe, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente”.

L’INVIDIA

Signore, perdonami per tutte le volte che guardando il fratello
la mia voce non si alza nella lode e nel ringraziamento per il dono che in lui mi fai,
ma dalla mia bocca esce solo il rammarico di non essere come lui, di non aver le sue qualità.
Signore, perdonami se non so valorizzare i tanti doni della Tua infinita bontà,
desiderando parimenti quelli che hai fatto ad altri,
e che agli occhi del mondo magari danno più lustro e più prestigio.
Signore, insegnami ad accettarmi per come sono,
a ringraziare per quel che mi hai donato,
e per quello che hai donato agli altri.
Che la Tua bontà non sia mai bestemmiata dalla mia invidia.
Amen.

 

37,27 : “Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne.”.

FACCIAMO BENE QUEL CHE CI E’ CHIESTO

Se devo costruire una casa a tre piani non farò il progetto di un grattacielo,
e non vorrò imitare chi costruisce grandi palazzi;
se devo cantare una canzone non prenderò tutti gli spartiti che trovo, né farò una miscellanea di essi,
perché non canterei quel che mi è stato chiesto.
Ognuno ha ricevuto dal Padre un certo incarico, e una certa dote di talenti:
può essere sicuro che è ciò che gli basta!
Ma i talenti vanno fatti crescere, senza invidiare quelli degli altri,
senza essere gelosi della gloria degli altri:
non è la gloria terrena quella che desideriamo,
ma il piacere a Dio, l’essere a Lui graditi!
Non invidiamo nessuno, ma gioiamo per la sua ricchezza,
perché con le sue ricchezze egli farà ricco anche me!
Impariamo a fare bene quel che ci è chiesto, a mettere a frutto tutte le nostri doti,
sempre in atteggiamento di umile servizio, per costruire, qui e ora,
il Regno di Dio e renderlo presente ad ogni fratello.
Amen.

 

42,24 : “Allora Giuseppe si allontanò da loro e pianse”.

IL SIGNORE SI COMMUOVE PER NOI

Signore, tante volte il Tuo cuore ha versato lacrime per causa nostra,
perché il Tuo amore non veniva accolto;
i segni che Tu operavi non erano creduti né capiti;
la gente non riusciva a scorgere in Te il Figlio di Dio fatto uomo.
E Tu ti fermavi, ti allontanavi nel deserto, sul monte,
nel giardino del Getsemani, a pregare,
col cuore colmo di tristezza, perché non riuscivi a non commuoverti,
a non soffrire per le nostre debolezze
e il Tuo cuore si lacerava a vederci così attaccati ai nostri peccati,
così ottusi da non comprendere il Tuo amore.
Forse solo imparando a soffrire per gli altri,
a condividere il loro dolore, le loro angosce e difficoltà,
riusciremo a plasmare il nostro cuore non più come un cuore di pietra,
ma un cuore di carne, pronto per amare così come Tu ci hai insegnato.
Amen.

 

45,5 : “Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita”.

OPERAI PER LA MESSE

Signore, manda me!
Hai bisogno dell’uomo per farti comprendere più facilmente dall’uomo,
perché egli si senta a suo agio e possa cogliere il messaggio di salvezza.
Ma la Tua non è una necessità, perché per Te nulla è necessario,
perché Tu hai già tutto in Te… ma vuoi la nostra collaborazione!
Signore, suscita tanti giovani desiderosi di amarti ed onorarti
con un patto nuziale fra Te e loro;
bramosi di corrispondere all’Amore che suscita in loro l’amore per gli altri;
coraggiosi nell’affrontare delusioni, ripulse e contestazioni per amore Tuo.
Signore, manda operai nella Tua messe.
Amen.

 

49,10 : “Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi
finché verrà colui al quale esso appertiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli”.

OBBEDIRE A CRISTO

Siamo Tuoi figli, o Padre, creati e voluti da Te,
a immagine e somiglianza di Tuo Figlio, Gesù Cristo, il Verbo incarnato.
Noi siamo stati pensati in vista di Lui, per mezzo di Lui siamo stati creati, e in Lui vogliamo vivere.
La mia natura di creatura mi chiama all’obbedienza a Cristo,
quale via di santità per realizzare il progetto di Dio su di me.
Devo obbedire a Cristo non per obbligo, come imposizione data da una legge,
ma come costituzione mia propria, essendo io stesso modellato su Lui…
Non obbedire a Cristo, non imitarlo, vuol dire prendersi la responsabilità
di uscire dal piano di Dio, di voler fare di testa propria, senza Lui.
Signore, Padre Santo, da solo faccio fatica ad obbedire al Tuo Figlio…
donami il Tuo Santo Spirito, spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore di Dio,
perché io possa esser sempre più, consapevolmente, Tuo!
Amen.

 

HAI SCELTO ME !

O Signore, Tu che hai scelto fra tanti popoli ricchi di cultura,
potenti militarmente ed economicamente, un piccolo popolo come Tuo popolo,
hai scelto anche me tra tanta gente più meritevole di me,
con maggiori doti di me, più intelligenti, più intraprendenti…
e, nonostante tutto, hai scelto me!
O Signore, Tu hai promesso al più piccolo ed insignificante dei popoli
di accogliere in sé il Tuo Figlio, il Re dei Re,
perché Tu scegli chi è debole per confondere il forte,
chi è piccolo per dimostrare la Tua grandezza…
e hai scelto anche me per essere segno e portatore del Tuo amore, nuovo Cristo fra le genti.
O Signore, quanto sono strane le Tue scelte
se guardate esclusivamente con gli occhi del mondo:
sembrerebbero tutte degli atti fallimentari!
Tu vedi nel profondo di ognuno, e sai che coloro che scegli
possono rispondere in pienezza alla Tua chiamata.
Alla Tua proposta d’Amore deve corrispondere una donazione per amore.
Amen.

 

50,20 : “Se voi avete pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.”.

DIO PUO’ TRASFORMARE CIO’ CHE E’ MALE IN BENE

C’è forse qualcosa di impossibile per Te, o Signore?
C’è forse qualcosa che non può essere da Te trasformato a Tuo piacimento,
essere adattato e reso secondo la Tua volontà?
Tante volte ci lamentiamo del male che c’è nel mondo
e soprattutto ci scandalizziamo del fatto che Tu, o Signore, lo permetti.
Ma come possiamo anche solo pensare per un momento che il Signore
non soffra e non sia in pena per noi?
Lasciandoci liberi, lascia anche che noi operiamo il male di cui, purtroppo, siamo capaci,
ma in un modo o nell’altro fa di tutto per trasformarlo in bene.
Il proverbio dice: “Non tutto il male vien per nuocere”…
ma io credo che si potrebbe cambiare così:
“Qualsiasi male può essere, da Dio, trasformato in bene!”
se abbiamo fede e lasciamo a Lui la possibilità di agire secondo la Sua onnipotenza.
Signore, accresci la mia fede.
Amen.