a cura di Abba Sandro

1,21 : E voi per opera sua credete in Dio, che l’ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio“.

FISSARSI IN DIO

Sarei un bugiardo e un illuso se dicessi
che la mia fede e la mia speranza sono fisse in Dio,
perché questo presuppone un cammino,
un continuo rifarsi e riportarsi a Lui,
facendo sì che Gesù Cristo, manifestazione piena di Dio,
diventi esempio e modello unico, del mio agire, pensare, amare.
Non sono io che metto Dio al primo posto,
ma è Lui che mette me al primo posto,
amandomi come se fossi l’unico, donandomi il Suo unico Figlio,
creandomi ad immagine del Verbo incarnato,
così che ognuno di noi sia Suo figlio.
Solo grazie allo Spirito Santo posso riuscire
a far sì che la mia vita non sia guidata da me,
ma lasciando che sia Lui a condurmi
potrò fissare la mia fede e la mia speranza in Dio.
Signore, accresci la mia fede.
Amen.

1,22 : Dopo aver santificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri “.

NON PERDERE OCCASIONI PER AMARE CON TUTTO IL CUORE


Quante occasioni mi dai Signore, per amare i miei fratelli,
ogni persona che incontro sul mio cammino.
Una parola, un sorriso, un gesto d’affetto,
un aiuto nelle difficoltà, a volte solo una presenza…
basta poco per comunicare amore,
se siamo capaci di scoprire e far fruttificare
tutto l’amore che Dio ha per noi.
Amare intensamente vuol dire allora
non perdere neanche un’occasione
per poter amare gratuitamente,
col cuore e con solo con la mente,
tutti quelli a cui siamo mandati.
La forza dello Spirito ravvivi in noi
questo ardore che l’amore del Padre
accende costantemente nei nostri cuori.
Amen.

2,5 : … anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo “.

PIETRE VIVE


Una pietra, per quanto grande e ben levigata,
di duro granito o di prezioso alabastro,
o di friabile calcare… è sempre una pietra,
non c’è in lei nessuna vita, nessun impegno o responsabilità.
Viene usata finché è adatta all’uso,
poi rimosso e rimpiazzata, o imbrigliata fra strutture
che ne impediscono lo sfaldamento.
Noi non siamo semplici pietre, ma pietre vive,
capaci di amare, di donarsi, di agire per il bene degli altri:
in noi c’è la solidità che viene dallo Spirito,
c’è la malleabilità se seguiamo la volontà del Padre,
c’è la duttilità se siamo obbedienti come lo fu il Figlio di Dio, Gesù.
Siamo chiamati a costruire, insieme,
il grande edificio della chiesa, il Corpo mistico di Cristo.
Lasciamo a Lui, saggio architetto,
di scegliere il nostro impegno, e poi diamo tutto noi stessi
per far sì che l’edificio di cui facciamo parte
risplenda di bellezza e solidità.
Uniti, gli uni e gli altri, formiamo un solo corpo,
indispensabili gli uni agli altri ma nessuno necessario.
Che l’umiltà sia il cemento che ci tiene uniti, in Cristo, nostro Capo.
Amen.

3,15 : … adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi “.

CRISTO, COLUI IN CUI CREDO E SPERO

Il mondo cerca testimoni, gente capace di vivere fino in fondo le scelte di vita che fa,
che non ha paura a portare avanti i propri ideali e a soffrire, se è necessario, per essi.
La speranza della mia vita è Cristo, ed è Lui il mio modello,
su Lui voglio plasmare la mia esistenza:
non posso allora più permettermi di portare avanti una vita insipida, nascosta, anonima,
ma tutto in me dovrebbe far splendere la Sua luce,
dovrebbe far riconoscere, riscoprire il vero volto di Cristo!
Senza imporre niente a nessuno, ma con la dolcezza di s. Francesco di Sales,
con il rispetto e l’energia di d. Bosco, con il coraggio e la perseveranza
di chi ha giocato tutto su di Lui e sa che è solo Lui la carta vincente.
Signore, aiutami ad essere sempre capace di testimoniare colui in cui credo e spero,
Gesù Cristo, morto e risorto!
Amen.

4,8 : Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati “.

15. IL MONDO VUOLE LA CARITA’ VERA

Il mondo ha sete e fame di carità, della carità autentica,
che è dono di tutto se stessi, fino al sacrificio della propria vita.
Se ne sentono veramente di tutti i colori, in questo mondo oppresso dall’egoismo,
dallo sfruttamento, dai giochi di potere, dove son sempre i più poveri che pagano.
Persone massacrate senza scampo, intere popolazioni radiate dalla faccia della terra,
guerre fratricide nelle quali, purtroppo, i cristiani son quasi sempre in prima fila.
E la comunità mondiale si limita a condannare moralmente,
a minacciare restrizioni economiche, ma nessuno che si rimbocchi le maniche
e cerchi di testimoniare che è l’amore la vera natura dell’uomo.
No, se si tenta di portare l’ordine, la pace, lo si fa con le armi, con le minacce,
uccidendo altri innocenti, preparando focolai di vendetta che esploderanno fra 10-20 anni.
Solo la carità può risolvere questi problemi, ma il mondo non è più capace di carità!
Tocca a noi, seguaci di Cristo Amore portare, a costo della nostra vita,
la carità là dove non c’è più: “vi riconosceranno da come vi amerete”.
Signore, rafforza la fede nel cuore dei Tuoi seguaci,
perché sappiano dare voce a coloro che non ne hanno,
annunziando il Regno di pace e di bontà che Tu sei venuto a portarci
e hai instaurato dandoci Te stesso, morendo in croce per noi.
Amen.

5,2-3 : … pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge “.

NON PER FORZA…

Non per forza mi chiedi di amare i miei fratelli,
ma volentieri, perché amando loro amo Te;
non per vile interesse mi chiedi
di accettare e seguire la Tua volontà,
ma di buon animo,
perché è la strada che conduce alla santità;
non spadroneggiando sulle persone a me affidate,
gregge al quale mi poni a capo,
non come duce ma come pastore,
non come proprietario ma come guida
e vuoi che io sia per loro modello,
facendomi imitatore Tuo.
Amen.

5,5 : Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili “.

LA VIA DELL’UMILTA’

Com’è difficile percorrere la via dell’umiltà
in una società in cui ha prestigio e stima
solo chi ha potere politico, economico, militare,
solo chi pensa si essere un “arrivato”…
Costoro non hanno più bisogno di Dio,
perché si ritengono già capaci di bastare a se stessi,
e quando trattano con Lui
lo fanno come se fossero pari a Lui,
esigendo, pretendendo, ordinando!
A costoro il Signore non dà neppure ascolto,
ma soffre per loro, perché sono Suoi figli,
e si sono allontanati da Lui.
L’umile, invece, non ha nessuna pretesa,
è consapevole dei propri limiti,
della propria finitezza e, proprio per questo,
è capace di lodare e ringraziare il Signore
per ogni minima cosa, perché per lui tutto è dono!
Signore, donami un cuore umile,
che sa meravigliarsi e ringraziare,
che esplode di gioia di fronte
alle mirabili prove del Tuo amore!
Amen