a cura di Abba Sandro
1,14 : “Tutti erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui “.
MARIA, MADRE SEMPRE PRESENTE
La tua presenza, Maria, riempie di amore la nostra vita,
ci ricorda che da Te è nato l’Amore,
per vivere con noi e condividere con noi la nostra strada.
Sei Tu che hai permesso al Creatore di farsi creatura,
per ridonarci la dignità perduta di figli;
sei Tu che hai meditato nel silenzio del tuo cuore
i misteriosi avvenimenti e le parole che non sempre comprendevi
ma che hanno trovato in Te un’eco perfetta;
sei Tu che eri presente, discreta e silenziosa,
quando Tuo figlio soffriva, ai piedi della croce.
E Lui ti ha affidato a noi e ci ha affidati a Te,
ci ha donato sua Madre perché non rimanessimo orfani.
Il calore del Tuo amore, la forza della Tua presenza,
la pienezza della Tua fedeltà sia per me d’esempio
e di stimolo per seguirti sempre più!
Amen.
2,2 : “Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano “.
VIENI SPIRITO SANTO… VIENI ALL’IMPROVVISO !
Quante cose ci sono da fare ogni giorno!
Il mondo ci chiama a correre per tenere il suo ritmo,
e noi rischiamo di lasciarci travolgere, di scombinare la scala dei valori,
di perdere il giusto controllo di noi stessi.
E così, quando Tu ti presenti alla porta del mio cuore
può capitare di non riconoscerti e lasciarti fuori, perché non c’è più posto!
O Signore, fa’ che non capiti mai una cosa del genere,
che non sia mai troppo preso dalle cose del mondo per non accorgermi di te.
Vieni Spirito Santo, vieni all’improvviso, come facesti quel giorno nel Cenacolo,
vieni a rimettere ordine nel caos che si è creato nel mio cuore,
perché ritorni il giusto equilibrio, e possa essere nel mondo
come il sale che dà sapore, come l’acqua che disseta,
come il lievito che fermenta la pasta, come la luce che illumina e rischiara,
come il vento che scuote, come Tuo testimone…
senza essere del mondo, perché sono tutto Tuo!
Amen.
LA MIA PENTECOSTE
Perché voglio attribuirmi dei meriti che non ho?
E perché mi arrabbio se non ottengo i risultati sperati?
Sembra proprio che tutto dipenda esclusivamente da me,
dalle mie buone, ottime capacità, dal mio essere capace di trasmettere,
di comunicare in maniera brillante le verità che il Signore ci ha rivelato nel Suo Figlio.
Ma se lo stesso Gesù non è riuscito ad impedire che i suoi lo rinnegassero, lo tradissero,
… cosa pretendo io?
Solo con lo Spirito Santo i discepoli hanno finalmente capito ciò che il Maestro aveva loro insegnato.
Prima i loro cuori erano chiusi, incapaci a comprendere:
con la Pentecoste i legacci si sono sciolti, le catene infrante
e le loro menti e i loro cuori si sono riempiti dei misteri che Gesù aveva loro rivelato.
Signore, insegnami l’umiltà di essere semplice trasmettitore e amplificatore del Tuo messaggio,
perché Tu possa farlo giungere, attraverso me, a tanti miei fratelli.
Amen.
2,36 : “Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso! “.
BISOGNO DI CERTEZZE
Tante parole possono solo confondere la mente di chi è già confuso,
e suscitare problemi più grandi senza aver la capacità di poterli risolvere.
Per l’uomo del 2000, esperti in critica ed analisi,
che scandaglia ogni cosa cercando di renderla perfettamente intelligibile alle sue limitate capacità,
serve più la testimonianza della vita che qualsiasi bel discorso…
se ne sentono fin troppi di discorsi:
i politici si riempiono la bocca di paroloni per dire poco e niente;
la televisione ci bombarda con interviste, tavole rotonde, inchieste, opinioni…
Siamo proprio nella società della “chiacchiera”,
e si finisce per dar ragione a chi è capace di far sentire di più la sua voce.
Ma poi, il giorno dopo, sarà un altro ad avere la voce più forte,
o lo stesso dirà cose perfettamente opposte a quelle che diceva il giorno prima…
Uno solo è il messaggio certo, inequivocabile, incancellabile, insopprimibile:
Cristo ha vinto la morte, è risorto!
Il suo messaggio è lo stesso da 2000 anni, non è cambiato,
perché in fondo l’uomo non è cambiato:
è sempre quel figlio che ha lasciato la casa paterna per costruirsi il proprio futuro,
ma che accortosi dei propri limiti, della propria nullità, vuole tornare al Padre…
ma non sempre ne ha il coraggio.
Gli serve un buon esempio, qualcuno che gli dia delle certezze, e allora compirà il primo passo…
e basterà, perché poi sarà il Padre a correre verso di lui, a saltargli al collo,
a riempirlo di baci, a perdonargli tutto ancor prima che possa aprir bocca.
Sono figlio di Dio e desidero tornare a Lui:
Gesù ci ha riaperto la strada… incamminiamoci spediti!
Amen.
IL PIU’ GRANDE COMANDAMENTO
Senza di Te, o Spirito Santo, non possiamo dire: Gesù risorto è Signore,
perché solo Tu ci doni la capacità di credere a un tale mistero,
che nella nostra limitatezza non riusciamo a comprendere fino in fondo.
Ma dobbiamo meritarci il dono dello Spirito, ogni giorno, senza stancarci,
sottomettendoci a Dio, cercando con tutto il cuore, con tutte le forze,
con tutta l’anima di amarlo, di compiere la Sua volontà.
E’ questo il maggior comandamento sia dell’antica che della nuova Alleanza,
che si concretizza nell’amore fraterno, perché non possiamo amare Dio che non vediamo
senza amare il prossimo che vediamo.
Amen.
2,40 : “Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: “Salvatevi da questa generazione eprversa” “.
NON LASCIAMOCI SCORAGGIARE…
Ci troviamo in un mondo in cui impera l’egoismo, l’edonismo,
la ricerca sfrenata di potere, l’individualismo…
un mondo che non ha paura di distruggere l’uomo
perché altri uomini, pochi, abbiano più prestigio, possano godersi la vita…
un mondo dove si sfruttano in modo disumano i poveri, i fanciulli, le donne;
dove i deboli sono sempre in balia dei forti…
un mondo che ha calpestato la dignità dell’uomo,
dimenticandosi di avere un Creatore e costruendosi infinità di idoli…
Non lasciamoci scoraggiare, perché il Signore è risorto e ha vinto il mondo,
e noi abbiamo una forza più potente: lo Spirito Santo
che fa sì che l’impossibile diventi possibile.
Continuiamo ad annunciare la Buona Novella,
continuiamo a spargere il seme della Parola
e lasciamo a Lui di far comprendere e di far germogliare.
Signore, rendici docili e tenaci discepoli,
annunciatori che sanno soffrire per il prossimo,
che sanno dar la vita affinché gli altri abbiano la vita, in Te!
Amen.
3,6 : “Ma Pietro gli disse: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!” “.
E PASSIAMO OLTRE…
Una mano tesa, che chiede aiuto, carità…
Uno sguardo implorante, una vita vissuta alla giornata,
cercando di tirare avanti meno peggio che si può!
Il nostro cuore si stringe di fronte a questo,
ma subito ci assale il dubbio: “E se ci sta imbrogliando?
Se è tutta una messa in scena per non sudarsi il proprio pane quotidiano?
E se poi va a comprarsi della droga coi i soldi che gli do?”.
E passiamo oltre, e dopo pochi passi non ci ricordiamo più di quella mano,
di quello sguardo, di quel fratello.
O Signore, come è debole e fragile la mia fede,
come poco sono capace di donare quel poco che ho, senza tanti calcoli…
Fermarsi, scambiare un sorriso, una parola,
sarebbe già spalancare finestre di luce su esistenze buie, tenebrose, oppresse…
Ma ho paura, non so riconoscere il Tuo volto,
e proseguo, trovando anche la scusa di aver fatto bene a non fidarmi…
chissà cosa poteva farne di quel che gli davo.
Signore, rendi il mio cuore un po’ più sensibile alle mani dei fratelli che chiedono il mio aiuto,
agli sguardi carichi di domande:
non occorre esser straccioni per aver bisogno…
anche chi mi vive accanto a volte è storpio, cieco, nudo, affamato…
è Gesù sofferente!
Amen.
3,11 : “… tutto il popolo fuor di sé per lo stupore accorse verso d iloro al portico detto di Salomone “.
ESSER FUORI DI SE’
Signore, concedimi di essere sempre più
fuori di me per riempirmi di Te,
di buttar fuori il mio uomo vecchio
per lasciar posto all’uomo nuovo, che sei Tu,
a essere pazzo agli occhi del mondo
per entrare, come Tuo discepolo, nel Tuo Regno…
Noi siamo nel mondo, ma non siamo del mondo,
perché Cristo ha vinto il mondo!
Signore, insegnami a lasciarmi stupire,
a sapermi meravigliare della Tua grandezza,
a fidarmi non esclusivamente della ragione,
ma soprattutto di Te, della Tua Parola.
Amen.
4,8 : “Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro:…. “.
RIEMPICI DEL TUO SPIRITO
Signore, il mondo ha bisogno di testimoni
che vivono radicalmente l’esperienza dell’abbandono allo Spirito Santo,
figura così enigmatica e un po’ fantastica in questi tempi di razionalismo e materialismo.
L’uomo moderno preferisce la concretezza,
si fida solo di ciò che vede, ma è attirato dal mistero…
Non bisogna però imporgli troppi obblighi, altrimenti non si sente libero:
poche regole, pochi comandamenti, nessuna rigidità in fatto di morale…
L’uomo di oggi vuole una vita comoda e nello stesso tempo sicura.
Ma l’unica sicurezza è in Dio, Uno e Trino,
Padre che ci ama e ci ha creati come figli,
Figlio che si è incarnato ed è morto per i nostri peccati,
Spirito amore che rende possibile all’uomo di credere e di agire secondo Dio.
Lasciamoci guidare dallo Spirito, persona della SS. Trinità
che ci ama e vuole solo il nostro bene.
Amen.
4,12 : “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati “.
IN NESSUN ALTRO C’E’ SALVEZZA SE NON IN TE, SIGNORE !
Il Tuo disegno d’amore, o Padre, fin dal principio del tempo,
quando ancora non esisteva nulla di creato,
conteneva questo sublime mistero:
l’uomo, Tua creatura, fatto a Tua immagine e somiglianza,
sarebbe stato elevato alla Tua natura divina
solo ed esclusivamente per mezzo del Tuo stesso Figlio,
il quale, da Dio che è si fece uomo,
per assumere tutto dell’uomo, fuorché il peccato,
e quindi divinizzare tutto dell’uomo, fuorché il peccato.
Non Ti sei incarnato, o Verbo divino,
perché costretto a correre ai ripari dopo il nostro errore compiuto nei nostri progenitori:
era già nel Tuo piano d’amore che Tu saresti diventato uomo!
Tu, e solo Tu, nessun altro, né profeta, né patriarca, né re, né sacerdote:
essi ti hanno preparato la venuta, perché il mondo potesse essere capace di accoglierti.
Ma solo in Te, Gesù di Nazaret, risorto per la forza e la volontà del Padre,
è la salvezza, cioè la vita eterna, la vita nella Trinità.
E lo Spirito che solo può far comprendere tale mistero,
nella misura in cui le nostre capacità limitate possono comprenderlo.
Ed è lo Spirito stesso che ci invita a lodare e a tacere nello stesso tempo,
perché le nostre parole poco possono dire del grande e immenso dono fattoci dal Padre.
Chiniamo la testa, pieghiamo le ginocchia, apriamo il cuore alla lode
e non stanchiamoci mai di ringraziare il Signore per tale incomparabile dono!
Amen.
4,29 : “Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai toui servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola “.
CONCEDICI DI ANNUNCIARE CON FRANCHEZZA LA TUA PAROLA DI VITA
Concedi, o Padre buono, a questi Tuoi servi,
di essere testimoni autentici del Tuo Figlio, Gesù Cristo risorto, nostro salvatore.
Il mondo ha bisogno di testimoni capaci di annunciare la Buona Novella con la propria vita,
nell’umiltà dell’adempimento alla Tua volontà,
lasciando che sia la forza del Tuo Spirito ad agire in noi,
donandoci franchezza e coraggio.
Siamo Tuoi servi,
e questo riempie il nostro cuore di una gioia grande,
perché conosciamo la santità e la grandezza del nostro Signore.
Ti preghiamo con fiducia, con l’insistenza che fu di Abramo,
quando si fece intercessore per Sodoma e Gomorra;
con l’audacia di Mosè, mediatore del popolo dalla dura cervice
che continuava a brontolare e a rimpiangere il passato;
con la magnificenza di Davide, che ti innalzava salmi e cantici,
ma che sapeva riconoscersi peccatore dinanzi a Te;
con la disponibilità di Maria, umile ancella,
che realizzò la propria esistenza nel donarsi completamente alla Tua volontà!
Amen
4,31 : “Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati trmò e tutti furono pieni d iSpirito Santo e annunziavano la parola di Dio con franchezza “.
VIENI, SPIRITO SANTO
Vieni, Spirito Santo, Tu che solo puoi illuminare la nostra mente,
così schiava delle sue capacità, assurdamente convinta di poter cogliere, da sola, tutti i significati della vita.
Vieni, Spirito Santo a trasformare il nostro orgoglio in umiltà,
il nostro individualismo in condivisione, il nostro narcisismo in dono di noi stessi, il nostro egoismo in amore…
Vieni, Spirito Santo, porta la Tua luce nei nostri cuori,
perché sia illuminata la Verità e possiamo riscoprire in Gesù Cristo risorto la Vita e la Via sicura.
Vieni, Spirito Santo, e rendici testimoni del Tuo amore,
perché solo in Te noi abbiamo forza, solo in Te troviamo saggezza,
solo in Te acquistiamo fortezza e perseveranza nell’annunciare il Regno di Dio.
Amen.
VIENI, SANTO SPIRITO
Vieni Santo Spirito a modellare i cuori che desiderano amare,
a plasmare le menti che desiderano conoscere,
a rafforzare il coraggio di chi desidera aiutare gli altri,
a rendere franca la parola di chi desidera annunciare la Parola di Dio.
Da soli nulla noi possiamo, e i nostri desideri rimangono bei sogni;
ma Tu, o Spirito, crei e rinnovi continuamente,
formi e trasformi, doni vita e coraggio, sapienza e fermezza…
Vieni, o Santo Spirito, e fai di me uno strumento dell’amore divino,
perché con coraggio sappia testimoniare
la verità che Tu solo puoi farci comprendere.
Nessun ostacolo umano possa mai frenare la Tua azione in me,
perché Dio è al di sopra di ogni cosa,
ed è meglio soffrire per Dio che conformarsi al mondo!
Amen.
4,32 : “La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ama ogni cosa era fra loro comune “.
UN CUOR SOLO E UN’ANIMA SOLA
Signore, un giorno Tu dicesti:
“Ti ringrazio, o Padre, perché hai voluto rivelare queste cose ai piccoli e ai semplici,
e nasconderle ai sapienti e ai potenti “.
I Tuoi seguaci, i Tuoi discepoli, o Signore,
erano tutta gente semplice, pescatori, gente del popolo,
senza una posizione sociale rimarchevole…
e sono diventati le colonne di un edificio maestoso che dura da 2000 anni,
e che, secondo la Tua parola, non sarà mai distrutto dal Maligno.
Ma oggi la gente semplice non accetta di fidarsi di ciò che non è concretamente e immediatamente vantaggioso:
mancano testimoni efficaci che facciano comprendere pienamente la grandiosità, la sublimità della “sequela Christi”;
manca tante volte l’entusiasmo, la fiducia nella potenza dello Spirito Santo, la docilità alla Sua azione.
Le moltitudini sono più spesso attirate dal successo, dal potere, dall’effimero,
mentre la Tua voce non riesce a farsi sentire,
perché i Tuoi annunciatori non hanno forza e coraggio di alzare di alzare la voce.
Ridonaci la temerarietà propria dei primi apostoli,
che gioivano nell’esser perseguitati a causa del Cristo,
e che condividevano pienamente tutto ciò che possedevano,
per essere fra di loro un cuor solo e un anima sola.
Amen.
5,24 : “Udite queste parole, il capitano del tempio e i sommi sacerdoti si domandavano perplessi che cosa mai significasse tutto questo… “.
CHE COSA SIGNIFICA TUTTO QUESTO?
Perché rimanere perplessi di fronte ai misteri del Tuo amore?
Sappiamo di non essere sempre in grado di comprendere tutto ciò che capita,
di essere limitati perché creature,
ma questo non deve essere per noi motivo di sconforto, di delusione, di scoraggiamento:
abbiamo un avvocato presso il Padre, Gesù Cristo risorto, il Figlio unigenito,
il Verbo incarnato che è venuto a rivelarci i misteri insondabili della natura divina.
E se in noi lasciamo agire il Suo Santo Spirito, se diventiamo docili alla Sua azione,
allora nulla ci lascerà perplessi, ma pieni di meraviglia e di gioia,
col cuore traboccante di lode, come Maria
– il modello perfetto che imitando il Figlio suo ha obbedito fino in fondo alla volontà del Padre –
sapremo conservare e meditare nel profondo del nostro cuore tutto ciò che non comprendiamo,
ma che vedremo svelato quando saremo alla Sua presenza, nella gioia infinita del paradiso.
Amen.
LA SEMPLICITA’ DEL CUORE
O Signore, quante volte anch’io rimango perplesso di fronte alle richieste che la Tua chiamata mi pone.
A volte mi sembra proprio che il Tuo progetto sia un po’ strano, non adatto a me,
o almeno, non sempre i Tuoi piani coincidono con i miei,
e mi sembra che Tu mi richieda troppo per le mie povere possibilità…
Certo, se mi fido solo delle mie capacità non potrò certo andare molto lontano,
ma se Tu scegli qualcosa per me mi darai anche la capacità di metterla in atto.
La perplessità nasce dalla poca fede, dal dubbio che si insinua nel nostro cuore,
che vorrebbe capire anche ciò che non può capire, perché mistero, perché verità troppo grande.
Accettare con umiltà la Tua volontà a volte è dura, perché la ragione vuole la sua parte,
ma sappiamo bene che la ragione deve essere a servizio dell’uomo,
per cui non lasciamoci imprigionare da troppi ragionamenti ed elucubrazioni.
I semplici non si fanno mai troppi problemi, perché sanno che Dio vede e provvede.
O Signore, insegnami la semplicità!
Amen.
5,29 : “Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”“.
OBBEDIRE A DIO PIUTTOSTO CHE AGLI UOMINI
Il mondo ci dice di divertirci, di pensare prima a noi stessi,
di non preoccuparci troppo se gli altri stanno peggio…
l’importante è che tu stia bene, abbia tutto il necessario e anche molto di superfluo.
Il Signore invece ci dice di amare il prossimo come noi stessi,
di fermarci a soccorrere chi soffre come fece il buon samaritano,
di lavare i piedi facendoci servi inutili,
di dare anche il mantello a chi ti prende la tunica,
di amare gli altri come Lui stesso ci ha amati, dando la vita per noi.
E lo Spirito Santo ci dona forza e coraggio
per non lasciarci sedurre dal mondo e imitare Cristo fino in fondo,
anche a costo di sofferenze e persecuzioni,
perché abbiamo capito che ciò che conta non è ciò che possono darci gli uomini,
ma ciò che viene da Dio,
e la nostra speranza è di giungere davanti al giudice divino e sentirci dire:
“Servo buono e giusto, sei stato fedele nel poco, ti sarà dato potere su molto! “.
Amen.
5,32 : “E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui “.
LA FORZA DELLO SPIRITO
Vieni, Spirito Santo che riveli la verità,
vieni e compi in noi le opere meravigliose
che fin dall’inizio della creazione hai compiuto.
Tu che fai nuove tutte le cose,
rinnova ogni uomo nel suo cuore,
perché so abbandoni l’uomo vecchio
e si accolga con gioia l’uomo nuovo,
a immagine e somiglianza perfetta di dio Padre,
nel Figlio, Gesù Cristo, risorto per noi,
per la forza dello Spirito.
Sì, perché Tu, o Spirito Santo,
non puoi agire se non in perfetta unità
con le altre persone della SS. Trinità.
Ed essa abita ed opera in me
ogni volta che io la lascio agire,
facendo la Sua volontà!
Vieni, Spirito Santo,
rendimi docile, umile, gratuito…
Amen.
5,39 : ““… ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!” “.
OGNUNO E’ UN UNIVERSO INESPLORATO
Come posso permettermi di giudicare ciò che un’altra persona
esprime nel suo rapporto con Te?
Che diritto ho di pretendere che tutti si conformino ai miei canoni
nel modo di pregare, di ringraziare, di lodare, di vivere la propria fede?
Ognuno di noi è un universo inesplorato,
ricco di mille doni e delle sue specificità…
nessuno è uguale ad un altro in tutto:
ringraziamo il Signore che in questa molteplicità
ci manifesta la Sua bontà, la Sua inesauribile fantasia.
Rendimi umile e disponibile ad accogliere tutto ciò che può aiutarmi
ad incontrarti ogni giorno di più,
in completo abbandono a Te che sei l’Amore.
Amen
5,41 : “Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di esser stati oltraggiati per amore del nome di Gesù“.
LE TEMPESTE DELLA VITA
Nel mare burrascoso della vita, dove le tempeste si susseguono impreviste e ogni volta più violente,
rischiamo di andare alla deriva se il nostro timone non regge e se non manteniamo la giusta rotta.
La stella polare, Cristo, ci guida sempre presente e fissa, immutabile e sicura.
La preghiera e la fedeltà ai sacramenti sono il timone forte e robusto che sopporta e reste ad ogni tempesta.
Non bisogna temere la tempesta, perché basta una parola di Gesù, per calmare le acque e far tacere i vento…
insegnami, o Signore, a confidare sempre più radicalmente in Te.
Amen.
6,2 : “Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: “Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense” “.
UN MERAVIGLIOSO MOSAICO
Grazie, Signore, per i doni che continuamente fai alla Tua Chiesa, elargendo a piene mani i Tuoi carismi,
suscitando persone docili alla Tua volontà, nella potenza del Tuo Santo Spirito.
Siamo un meraviglioso mosaico, ognuno un tassello, per sé insignificante,
ma necessario per costituire la figura nella sua interezza e perfezione.
Ognuno ha il suo ruolo, ognuno i suoi carismi,
ognuno è chiamato a compiere ciò per cui è stato prescelto dal Signore.
Non invidiamo nessuno per ciò che ha e che noi invece non abbiamo, per ciò che è e che noi non siamo;
formiamo un solo corpo, ognuno è un membro, con le proprie specificità.
Camminiamo uniti, nella gioia della ricchezza reciproca, nella costruzione del Regno.
Amen.
6,10 : “… non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava “.
SAPIENZA ISPIRATA
La mente umana è un vero prodigio: capace di meraviglie, nel suo pensare,
inventare, progettare, scoprire, confutare, ideare, analizzare, scandagliare, speculare…
ma la mente diventa nemica dell’uomo quando non è più al servizio dell’uomo,
ma anzi tenta di prenderne il sopravvento.
Perdona, Signore, la mia presunzione, quando pretendo di esser capace, da solo, di risolvere tutto quanto,
quando invidio l’intelligenza e le capacità altrui…
Perdonami quando ricerco la sapienza solo nelle cose del mondo,
lasciando fuori dalla mia vita l’azione del Tuo Santo Spirito.
Solo in Lui è la vera sapienza, perché la sapienza è Amore,
e lo Spirito è l’amore fra il Padre e il Figlio.
Donami, Signore, la Tua sapienza affinché possa annunciarti a tutti coloro a cui mi manderai,
con lo stesso slancio e la stessa passione del protomartire Stefano,
che ha saputo perdonare, imitandoTi, i suoi carnefici.
Tu mi chiami a un martirio incruento, che fa certamente meno scalpore,
ma che può fecondare, ugualmente, il seme della fede…
rendimi umile e coraggioso nel portare avanti con coerenza e passione
la vocazione alla quale mi hai chiamato.
Amen
7,51 : “O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orechhie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi “.
NON OPPORRE RESISTENZA…
Stolto, testardo nel cuore e negli orecchi,
che appositamente tieni ben chiusi per non sentire le Sue parole:
ti viene presentato su un piatto d’argento la soluzione a tutti i tuoi problemi,
il segreto di una vita felice… e tu non guardi neanche cos’è?
Sono proprio come quei bambini viziati che non accettano altro che i doni già previsti da loro,
e che si stizziscono se ciò che viene loro dato non è ciò che loro avevano chiesto.
Ma cosa ne so io quali sono le cose che mi servono realmente?
Gesù nel Vangelo ci dice: “quando pregate, non dite tante parole,
perché il Padre vostro sa già ciò di cui avete bisogno”.
E’ mai possibile che il mio orgoglio sia così imperioso e tiranno
da pretendere di conoscere meglio di chi mi ha creato, ciò di cui ho bisogno?
Signore, insegnami a soffrire, non per il gusto di soffrire,
ma perché la vita senza sofferenze, senza sacrificio, senza rinunzie
non è vita, è comodità, è sfruttamento, è illusione!
Aiutami ad aprire il mio cuore e le mie orecchie alla Tua Parola,
al Tuo messaggio d’amore, perché l’amore diventi la linfa vitale della mia esistenza;
perché l’amore ricevuto sia donato;
l’amore con cui mi ami, sia lo stesso con il quale posso riamarti,
amandoti nei miei fratelli.
Amen.
NON OPPONIAMO RESISTENZA ALLO SPIRITO
Non guardiamo alla brutta figura che potremmo fare,
o alle critiche e rifiuti che potremmo ottenere,
ma lasciamoci invadere dalla potenza dello Spirito,
usciamo ed annunciamo le verità che a noi sono state da Lui rivelate,
perché esse non siano un tesoro geloso per noi,
ma ricchezza e gioia per tutti gli uomini.
Lasciamo da parte le paure, impariamo a fidarci e ad emozionarci
– nel senso di farci coinvolgere completamente –
nella missione che ogni cristiano, e chi è consacrato ancora di più,
ha ricevuto al momento del battesimo:
annunziare Gesù Cristo, morto e risorto!
A nessuno è chiesto niente di particolare, se non coerenza e limpidezza,
perché possiamo essere specchio che riflette,
pur nella sua limitatezza, ma senza deformare.
Spirito Santo, dono altissimo,
forse dobbiamo imparare a conoscerti meglio,
dobbiamo imparare a darti lo spazio giusto,
senza opporre limiti e barriere alla tua azione
per paura di comprometterci troppo.
Signore, aiutami ad avere il coraggio
di saper perdere quelle che sono le mie comodità,
i miei rifugi, i miei nascondigli,
perché la mia vita diventi sempre più
trasparenza e manifestazione della Tua gloria
Amen.
LO SPIRITO, AMORE DIVINO
Come posso dimenticarmi del dono grande
che il Signore mi ha fatto prima della Sua dipartita da noi,
quando ci vedeva tristi e sconsolati, afflitti al pensiero che non lo avremmo più potuto avere fra noi…
ma Egli ci rassicurò, ci promise il Consolatore,
lo Spirito Santo, il Suo stesso Spirito, la terza persona della Santa Trinità.
E da quella famosa Pentecoste lo Spirito si manifestò pienamente al mondo.
Ma non era stato sempre presente?
Non era Lui che aveva suscitato i patriarchi, i profeti, i re, i santi…?
Signore, uno e trino, come posso essere così stolto da amare
solo il Padre, Dio Creatore, Il Figlio, Verbo incarnato,
e dimenticarmi dello Spirito, Amore divino?
Converti il mio cuore, aprilo alla Tua conoscenza
perché l’Amore vi entri padrone e susciti ogni mia azione.
Amen.
9,15 : “Ma il Signore disse: “Va’, perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele” “.
SEI UNO STRUMENTO ELETTO PER IL SIGNORE
Mi chiami… mi dai una missione…
Lascia da parte ogni dubbio, ogni paura di non riuscire,
e abbandonati completamente a Lui;
Egli ti darà la forza e la sapienza per compiere la Sua volontà.
Non contare solo su te stesso… cadrai, fallirai.
Poni tutta la tua fiducia in Lui che tutto può, perché tutto viene da Lui.
E docile, mettiti a disposizione, con gioia, serenità,
sicuro di essere strumento nelle Sue mani.
Signore, accetta questo Tuo umile servo, la sua incapacità, il suo peccato
e trasformalo in mezzo di salvezza per tutti coloro a cui lo manderai.
Amen
9,38 : “E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini a invitarlo: “Vieni subito da noi!” “.
UOMO, PERCHE’ TI AGITI ?
Uomo, perché ti agiti?
Il Signore sa già ciò di cui hai bisogno, ancor prima che tu glielo chieda.
Ma vuole che tu glielo chieda lo stesso, per saggiare la tua fede, il tuo amore,
per scoprire la sensibilità del tuo cuore, per lasciarti libero di affidarti a Lui
o di illuderti di bastare a te stesso.
Non pretendiamo mai niente, né dal Signore, né dai fratelli,
ma poniamoci sempre sul piano di chi accetta tutto come dono,
e quindi accoglie nella fede tutto ciò che gli capita…
perché il Signore non lascia che nessuno sia deluso.
Signore, accresci la mia fede.
Amen.
11,21 : “E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore “.
CALEIDOSCOPIO DI DIO
D. Bosco ha trovato un’immagine molto bella per far comprendere ai suoi primi salesiani
quello che voleva insegnare loro sul come vivere l’obbedienza, cioè sul come lui stesso la viveva:
essere come un fazzoletto nelle sue mani, che lui poteva usare a suo piacimento!
Non vuol dire distruggere una volontà, chiedere agli altri di diventare burattini di cui chi comanda tiene i fili…
No, perché è una libera scelta, una scelta fatta per amore di Cristo,
e l’amore non lega mai, non distrugge niente, non è fatto per la tristezza e la schiavitù.
Signore, Tu mi hai scelto, per mandarmi a chi Tu vorrai,
e sono sicuro che se io sarò con Te e Tu sarai in me,
potrò farti conoscere meglio, perché sarò come una lente attraverso cui vederti,
un caleidoscopio che proietta l’infinità delle tue sfumature d’amore.
Grazie, Signore, perché mi hai scelto e chiamato a servirti più da vicino.
Rendimi forte, umile e robusto nella fede, come il mio Padre, d. Bosco,
pronto a fare la Tua volontà, sempre, perché ciò che conta è il “Da mihi animas, cetera tolle”!
Amen.
13,23 : “Dalla discendenza di lui (Davide), secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù “.
NOTTE DELL’AMORE
Notte dell’Amore, in cui il Creatore si è fatto creatura!
Non hai scelto di compiere una venuta in grande stile,
fra apparizioni e schiere di angeli per imporre la Tua potenza…
avresti benissimo potuto farlo, perché a Te nulla è impossibile,
ma non avrebbe rivelato ciò che sei veramente
non sarebbe stato un gesto d’amore ma solo un’imposizione della Tua grandezza.
E invece, nel silenzio di una notte, diventata santa per la Tua venuta,
hai scelto una grotta qualsiasi, in un piccolo paesino qualsiasi…
E i primi a venire a conoscenza di questo evento mirabile non furono i sapienti,
i dotti, i re, ma i poveri pastori della zona, che con molto timore e confusione vennero ad adorarti.
Tu, che il cielo non può contenere, eri lì, nella mangiatoia,
bambino indifeso, bambino come tutti i bambini che nascono su questa terra.
Ma i pastori hanno visto la luce che veniva da Te, da Maria, da Giuseppe,
e sono ripartiti pieni di gioia, una gioia che non si sapevano spiegare.
Chissà se c’era qualcuno di loro, trent’anni dopo, quando tornasti,
rivelandoti per ciò che eri realmente, il Figlio dell’Altissimo?
Signore, questa notte vorrei essere anch’io un semplice pastore,
che nella sua semplicità ed umiltà, accoglie l’invito degli angeli e viene ad adorarti.
Accetta la mia nullità, come unico dono che posso farti.
Amen.
13,45 : “Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando “.
ESSERE GELOSI DI DIO
Perché mai dovrei essere geloso se il Signore dimostra il Suo amore anche agli altri,
magari in maniera più evidente e più calorosa che a me?
Perché devo fare i conti in tasca al Signore,
che paga allo stesso modo chi ha lavorato per Lui tutta la giornata,
qualche ora, un’ora soltanto?
Sono forse invidioso della Sua bontà perché non riesco ad essere come Lui giusto con tutti?
Signore, insegnami l’umiltà di chi sa accettare ciò che gli spetta e gioisce per i vantaggi altrui.
Fammi conoscere la semplicità del cuore che esulta per i progressi degli altri e si accontenta di ciò che ha,
perché è quello che a lui, personalmente, il Signore ha donato con gioia.
Che la gelosia e l’invidia siano bandite dalla mia vita, come pericolo e peccato contro la carità.
Amen.
14,18 : “E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio “.
TUOI MINISTRI
Servire nel Tuo nome, o Signore, perché i fratelli possano trovare nei Tuoi ministri
un aiuto per progredire sulla strada della fede… questa è la nostra missione.
Siamo chiamati ad essere mediatori fra il Signore e l’umanità,
cercando di raddrizzare coloro che sono sviati e che si accontentano di una fede superstiziosa,
quasi magica, orientata solo a dare loro le sicurezze che cercano senza richiedere però nessuna fatica!
O Signore, Tu lo sai che l’uomo è di dura cervice e non sa discernere facilmente la strada giusta per seguirti:
insegnami ad accogliere la fatica come compagna di viaggio
nel mio ministero di amministratore della Buona Novella.
Amen.
14,19 : “Ma giunsero da Antiochia e da Iconio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori città, credendolo morto “.
SEGUIRTI, O SIGNORE, NON E’ FACILE
O Signore, seguirti fino in fondo non è certo una cosa facile.
Tu ci chiami a prenderti come modello,
e noi corriamo il rischio di innamorarci solo dei tuoi miracoli, delle tue belle parole,
di quando sei esaltato ed osannato…
e mettiamo un po’ troppo in secondo piano le tua sofferenza, la tua croce.
Signore, io voglio scegliere tutto di Te, anche se so di essere fragile e debole,
di non essere troppo coraggioso e forte.
Ma sei Tu che mi doni queste qualità: ” Chiedete e otterrete! “.
Insegnami, o Signore, ad avere più fiducia nella potenza della preghiera,
ad affidarmi di più alla Tua volontà, per conformarmi sempre di più a Te
e seguire la strada che Tu hai tracciato.
Amen.
16,7 : “Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro “.
UNA SOLA E’ LA RISPOSTA
Quante volte mi sono chiesto: “ma perché il Signore ha chiamato proprio me? “.
Ho cercato tante risposte, ho provato a dare delle spiegazioni,
ma solo una è quella valida: “perché Lui lo vuole!”.
E la mia libertà, allora, dove va a finire?
Se Lui ha già deciso, io che ci sto a fare?
No, la mia libertà è preservata, perché io posso sempre dire di no al Suo progetto
e voltargli le spalle, preferendo un’altra strada.
Ma come poter illudersi di scegliere una strada migliore di quella
che già dal principio Egli aveva preparato per me?
Abbandonarsi alla volontà del Signore è come lasciarsi cullare fra le braccia della madre;
è come camminare tendo la mano padre;
è gioia, pace e serenità che viene proprio dalla Sua compagnia, materna e paterna allo stesso tempo.
Signore, grazie perché mi vuoi qui, così come sono, per ciò che Tu preferisci.
Amen.
16,14 : “C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo “.
TORNIAMO COI PIEDI PER TERRA
Grazie, Signore, perché ogni volta mi fai tornare coi piedi per terra:
mi ricordi che sono chiamato ad essere semplice e duttile strumento nelle Tue mani
per collaborare, nel migliore dei modi, al Tuo progetto infinito.
No, non sono una semplice pedina su una scacchiera
manovrata da una potenza che ha su di me il completo controllo.
Sono io che scelgo liberamente di aderire alla volontà di Dio
e di rendermi disponibile a Luiperché so che Egli è buono
e che desidera solo ed esclusivamente il mio bene.
E’ questa una testimonianza forte per la nostra società,
dove vale chi non si fa mettere i piedi in testa e chi ha più potere sugli altri.
Noi scegliamo di essere obbedienti alla volontà di un Padre immensamente buono,
e di aderire al Suo progetto d’amore per la costruzione del Regno, qui e ora.
Signore, accresci la mia fede.
Amen.
16,24 : “Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella cella più interna della pregione e strinse i loro piedi in ceppi “.
SONO PRIGIONIERO DI ME STESSO
O Signore, sono anch’io prigioniero di me stesso,
delle mie paure e dei miei timori, dei giudizi degli altri,
dei compromessi che accetto per non espormi troppo.
E rendo schiavi anche gli altri, non liberi,
ma condizionati da questo mio modo di essere.
Provoca anche in me un terremoto, con la venuta del Tuo Spirito,
perché si sciolgano i legami e si liberi dalle catene il mio cuore,
per poter essere liberamente nella gioia di servire Te nei fratelli.
Signore, perdonami se non mi lascio scuotere
da tutto ciò che mi interpella con urgenza, con insistenza,
e fa’ che sia capace di buttarmi, con sempre più slancio e grinta,
per portare Te e solo Te al mondo.
Amen.
16,34 : “… poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per aver creduto in Dio “.
LA GIOIA VERA
Saper riconoscere chi ha il potere di donarci la gioia vera,
credo che sia un grande dono per ognuno:
è lasciarsi guidare non dalla nostra umanità,
ma dallo Spirito che abita in noi e che ci suggerisce per il bene.
Non cerchiamo allora la gioia nelle cose e nei piaceri passeggeri, effimeri, di questo mondo che passa,
ma andiamo a Colui che resta per sempre,
perché era prima che il mondo fosse e sarà dopo di esso;
a Colui che è l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, Colui in cui tutto è presente:
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, nostro unico modello perché uomo perfetto,
nostra guida e via sicura perché vero Dio,
e in Lui ognuno diventa veramente figlio di Dio.
Questa è la nostra gioia: riscoprire e riappropiarci della nostra identità,
perché Dio ci ha voluti così dall’eternità.
Amen.
17,27 : “… perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi “.
SIGNORE, L’INIZIATIVA E’ SEMPRE TUA
Come sempre, Signore, l’iniziativa è Tua!
Tu hai preparato nel nostro cuore il seme del desiderio di riceverti, di conoscerti, di amarti;
Tu ci stai vicino e ci accompagni, ci riempi di mille attenzioni
anche quando noi ti allontaniamo con il nostro orgoglio e il nostro peccato;
Tu ci doni Tuo Figlio, perché attraverso le sue opere, le sue parole,
e soprattutto la sua risurrezione,
noi possiamo finalmente trovare Te, autore di tutte queste meraviglie.
Come bambini alla ricerca continua della sorgente della loro vita,
dell’amore che li ha chiamati all’esistenza,
mantieni vivo il desiderio di Te,
la speranza di trovarti nonostante il nostro errore,
la certezza di scoprirti in tutto ciò che ci circonda e soprattutto in Gesù Cristo,
Tuo Figlio e nostro fratello.
Amen.
18,9-10 : “E una notte in visione il Signore disse a Paolo: “Non aver paura, ma continua a aprlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male… “.
NON AVERE PAURA… PERCHE’ IO SONO CON TE
” Non avere paura… Io sono con te! “.
Cosa c’è di più consolante di questa frase così semplice ma così carica di significato,
che ci rivela in modo sublime l’amore che il Signore ha per ogni sua creatura,
il desiderio che ha di renderla partecipe del Suo grande progetto:
di edificare qui, ora, il Suo Regno!
Ogni volta che ci troviamo a dover affrontare un passo importante nella nostra vita,
sentiamo di non esserne degni, di essere inadeguati, ci viene spontaneo chiederci:
” Ma il Signore sa quello che fa? “.
E proprio perché siamo sicuri che Lui sa quel che fa che andiamo avanti senza timore,
senza crearci falsi problemi, ma anche senza prendere tutto troppo alla leggera,
scaricando impegni e responsabilità esclusivamente sulle spalle di Dio.
Certo, l’iniziativa è Sua, è Lui che ci assicura la Sua presenza
e il Suo aiuto, donandoci lo Spirito, è Lui che è per primo fedele e non ci abbandona,
è Lui che si è fatto come noi perché noi potessimo diventare come Lui.
E allora, coraggio, non temiamo nulla, ma rimbocchiamoci le maniche
e col cuore stracolmo della Sua presenza, e della serenità e pace che solo da Lui vengono,
procediamo sicuri nella via da Lui tracciata.
Amen.
22,6 : “Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo rifulse attorno a me “.
VERSO MEZZOGIORNO… ALL’IMPROVVISO !
Ti ho incontrato, Gesù, tante volte, nei fratelli,
nei sacramenti, nell’amore delle persone, nelle sofferenze dei poveri…
ma una volta ti ho incontrato in modo particolare:
ricordo l’ora, il frangente, perché tale incontro ha cambiato il corso della mia vita.
Anch’io ero a cavallo dei miei sogni, delle mie attività, dei miei progetti,
baldanzoso e sicuro di me stesso…
e a un certo punto mi hai scaraventato giù dalla mie illusioni,
mi hai riportato coi piedi per terra!
Mi hai detto: “Non è da quella parte la felicità, lascia perdere i tuoi sogni di gloria.
Io sono la tua felicità, segui me! “.
Ma io non sono stato bravo come S. Paolo, sono rimontato a cavallo e
anche se cieco me ne sono andato per la mia strada,
facendo finta che non fosse capitato niente.
Ma non era possibile andar avanti a lungo così:
il ricordo di quell’incontro ha cambiato realmente la mia vita!
Ho detto addio alla ragazza, ho lasciato da parte le aspirazioni della gioventù,
ho fatto tacere per un attimo la paura e mi sono deciso a dirti: “Sì!”.
Grazie, Signore, perché mi hai buttato giù da cavallo,
grazie perché non mi hai lasciato quando ti ho voltato le spalle…
forse hai capito che con me ci voleva un altra tattica,
e hai usato le maniere dolci, la Tua dolce insistenza,
alla quale non ho saputo dire: “No”!.
Che il ricordo di quel primo incontro sia stimolo e forza per tutte le volte
che qualche dubbio o qualche impegno gravoso
carica le mie spalle e mi impedisce di progredire verso Te!
Amen.
LA TUA LETTERA PER ME
O Signore, Tu mi parli ogni giorno nella lettera che nel Tuo amore
mi fai giungere attraverso la Tua Parola.
Non ti stanchi mai di comunicarti a me, di renderti presente, sotto varie forme,
perché io possa conformarmi sempre più a Te.
Ma io sono così cieco e sordo, che troppe volte non mi accorgo della Tua presenza,
o la sottovaluto, quasi fosse una cosa ordinaria,
senza rendermi conto dello straordinario dono che sempre Tu rinnovi per me:
Tu che sei Creatore ti fai creatura perché io possa incontrarti e accoglierti!
Non mi stancherò mai di ringraziarti per il Tuo dono immenso, e della Tua pazienza infinita,
che non si dà mai per vinta ma ogni volta torna all’assalto
e cinge d’assedio il mio cuore con l’amore, finché non riesce a conquistarlo.
Ti prego, Signore, fa’ che i miei desideri di conversione non rimangano solo buoni propositi,
ma aiutami a afre un passo avanti, a decidere una volta per tutte di scegliere solo ed esclusivamente Te,
tagliando tutti i ponti col peccato e con tutto ciò che mi allontana da Te.
Lo so, da solo non sono capace di nulla, ma in Te tutto è possibile.
Fa’ di me quello che vuoi, perché la sola vera felicità è in Te!
Amen.
L’ORA DELL’INCONTRO COL SIGNORE
Essere preoccupati di riuscire a fare tutto quello che ci siamo programmati è buona cosa:
dà una certa sicurezza, senso di organizzazione, rivela impegno e responsabilità.
Ma bisogna anche saper dare il giusto peso, la giusta importanza, ad ogni impegno della giornata.
Anche se gli impegni sono tanti, tante le cose da fare, le attività da svolgere, il bene da operare,
il perno centrale su cui tutto deve ruotare, l’asse portante di ogni nostra giornata
è sempre e solo Gesù Cristo.
E l’ora in cui l’incontro con Lui si fa più intimo
è il momento più importante della mia giornata,
è il momento della gioia dell’incontro con Colui che mi ama,
con Colui nel quale ogni nostra attività trova compimento e forza.
Signore, fa’ che non mettiamo mai in secondo piano il momento dell’incontro con Te,
perché Tu sei la ragione ultima di tutta la nostra vita.
Amen.
PRIMA ANCORA CHE IO…
Signore, Tu mi ami fin dal principio, prima ancora che io potessi amare;
Tu ti curi di me, mi colmi di doni, prima ancora che io sia capace di gestire autonomamente la mia vita;
Tu mi parli, mi chiami, prima ancora che io sia capace di parlare e di ascoltare;
sei sempre Tu ad avere l’iniziativa,perché il Tuo amore è immenso
e non riesce ad essere frenato, domato, ma si dilata, dilaga sugli uomini.
E invece io voglio aver sempre la mia parte di gloria,
credermi importante, forse indispensabile… ma a cosa, a chi?
Prima o poi, ma non tra molto, scomparirò come ogni altra creatura
e quel che facevo sarà fatto da un altro.
Il Signore ha scelto me non certo per le mie qualità,
ma perché sa suscitare anche dalle pietre dei profeti.
Signore, perdona la mia superbia, la mia arroganza nel sentirmi importante;
donami l’umiltà di chi si riconosce semplice strumento nelle Tue mani,
per essere docile alla tua volontà e manifestare, chiaramente, il Tuo volto d’amore.
Amen.