a cura di Abba Sandro
2,8 : “Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline “.
ACCOGLIAMO LO SPOSO
Quanta agitazione, quanta fretta: arriva il Natale, bisogna addobbare la casa,
preparare l’albero, pulire da cima a fondo, abbellire con luci e decorazioni, rendere tutto splendente…
Ma perché mi viene subito in mente la frase che Gesù ha detto a scribi e farisei:
“Ipocriti! Siete sepolcri imbiancati, lustri di fuori e pieni di marciume dentro! “.
E sì, il rischio è proprio questo: preparare una bella facciata, salvare le apparenze,
e non prendersi cura della vera cosa importante: la conversione del cuore!
E’ quella la casa da pulire, da addobbare, da rendere luminosa!
“Lasciate le vesti delle tenebre e indossate le armi della luce! “.
Lo Sposo viene, andiamogli incontro con cuore rinnovato, con il canto sulle labbra,
perché la gioia di questa venuta deve esplodere da tutto noi stessi,
semplice e genuina, perché lo amiamo!
Signore, voglio essere pronto ad accoglierti per quello che sei veramente per me:
la persona più importante, colui che amo, il mio Sposo!
Amen.
LA PRIMAVERA RITORNA IN ME !
Il mio cuore ha un sobbalzo, perché una voce lo ha raggiunto!
E’ la Sua voce, è il mio diletto, colui che amo e che mi ama.
L’inverno del mio peccato, che ha reso freddo il mio cuore,
insensibile ai bisogni degli altri, egoisticamente chiuso in se stesso e avvolto dalle tenebre,
viene scacciato da questa voce… e in me sboccia la primavera!
Lo Spirito entra in me, torna a dimorare nel mio cuore,
e mi abbraccia, mi accarezza, mi bacia con ineffabile amore.
E la gioia prorompe dal mio cuore, perché non può tacere a così tanto amore!
Vieni, amato del mio cuore, riporta sempre la primavera in me,
perché torni il tempo del canto e tutta la mia vita sia una lode a Te!
Amen.
3,2 : “”Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amato del mio cuore”. L’ho cercato, ma non l’ho trovato “.
L’AMATO DEL MIO CUORE
Nessuno può dire: “Io non sono mai stato innamorato!”.
No, è contro il proprio modo di essere,
creature fatte a immagine e somiglianza di Colui che è Amore.
E’ un desiderio che nasce in me perché è Lui stesso che lo suscita,
una nostalgia dell’infinito, dell’Eterno… e così la nostra vita
è tutta un conoscere l’Amato del nostro cuore.
Signore, fa’ che non mi perda dietro ad amori illusori e falsi,
che poi mi lasciano con la tristezza nel cuore,
ma che mi orienti sempre verso di Te, unico e sommo bene.
Amen
4,12 : “Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata “.
GIARDINO CHIUSO, FONTANA SIGILLATA
Signore, fa’ di me un giardino chiuso a tutto ciò che non viene da Te;
sii Tu la palizzata che mi protegge dal maligno,
dalla tentazione del peccato, dalle insidie del mondo;
sii Tu il giardiniere che mi cura estirpando le erbacce,
coltivando e seminando il terreno perché porti sempre e solo i tuoi frutti;
sii Tu l’acqua che mi disseta, che mi dona vita e forza,
che sgorga pura e rende feconda la terra del mio giardino;
sii Tu l’alimento quotidiano, indispensabile e desiderato,
con la Tua Parola e il Tuo Corpo, perché io diventi sempre più Te.
Il mio essere giardino chiuso, fontana sigillata,
non sia fonte di tristezza e di acidità, perché non è una rinuncia, una privazione
ma un donarsi totalmente a Te affinché Tu possa essere
padrone incontrastato, Sposo desiderato e amato,
Signore e amore unico e perfetto della mia vita.
Ma io, Signore, sono debole e piccolo, e da solo non sono capace di nulla.
Aiutami Tu, con il Tuo Santo Spirito, per intercessione di Maria, Tua sposa e madre.
Amen.