a cura di Abba Sandro
1,20 : “… in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c’erano in tutto il suo regno “.
TU SEI SUPERIORE A OGNI NOSTRA ILLUSIONE
Sono tante le false sicurezze a cui aggrapparsi nella vita!
Una volta erano i maghi e gli astrologhi,
su cui la potente Babilonia poneva ogni fiducia,
ma che nulla sono serviti quando il re Ciro ha conquistato il paese,
portando a compimento la volontà del Signore.
Oggi ci sono altre sicurezze vane, come la superstizione,
il credere che qualcosa va bene solo perché la si è fatta seguendo certi “riti”
e non tanto perché è il Signore che ti dà la capacità e la forza di portarlo a termine;
oppure l’affidarsi al caso, tanto è già tutto predestinato,
non vale neanche la spesa faticare per cambiare gli eventi, solo accettare supinamente,
diventando schiavi delle situazioni e non padroni, come ci ha creati il Signore;
oppure la troppa fiducia in se stessi, l’illusione di esser capaci,
con le nostre sole capacità, di poter affrontare ogni difficoltà.
Signore, perdona la mia arroganza, la mia ottusità nel credermi autosufficiente…
rendimi umile, pronto a seguire la Tua volontà, che mi conduce sulla via della vera vita,
nella felicità, qui ora, e nell’eternità alla Tua presenza.
Amen.
2,37 : “Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria “.
SCUSAMI, MA PROPRIO NON RIESCO A SEGUIRTI !
Signore, Tu sei un Dio che ama, e lo fai nel modo più perfetto, perché Tu sei Amore.
Il Tuo agire a volte ci lascia sconcertati, ci sembra assurdo, fuori da ogni logica:
permetti, anzi favorisci un re pagano affinché distrugga la città santa,
porti in esilio il Tuo popolo, distrugga il Tuo Tempio…
Poi susciti un nuovo re, ancora pagano, perché riporti la libertà al Tuo popolo…
Scusami, ma proprio non ti seguo più!
La mia mente è confusa, forse perché il cuore non sa far luce nelle tenebre, nel buio.
Il poco amore che c’è in me mi porta a vedere le cose
solo con il mio povero sguardo ristretto, incapace di guardare al di là dell’evidenza…
Signore, Tu ci ami, non puoi volere il nostro male!
Fa’ che io mi fidi sempre della Tua bontà, e non faccia mai calcoli meschini,
riducendoli nella mia pochezza…
Signore, accresci la mia fede.
Amen.
3,40 : “Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perché non c’è confusione per coloro che confidano in te “.
NON C’E’ DELUSIONE PER COLORO CHE CONFIDANO NEL SIGNORE
Tante possono essere le vicende della vita, tante le occasioni e le esperienze,
tutte intessute per formare un’unica trama, tasselli di un grande mosaico.
Il Signore solamente conosce il disegno, Lui già contempla l’opera completa,
perché in Lui essa è già portata a termine.
Ma può darsi che noi ne impediamo lo sviluppo e la conclusione,
andando a cercare altrove ciò che Lui ci dà, impedendogli di essere il nostro architetto.
Che stolti, scegliamo la fragilità delle nostre sicurezze (se poi sono tali)
alla solidità della Sua certezza.
Signore, insegnami a confidare in Te, a compiere ogni giorno, con fiducia e per amore,
la Tua volontà su di me, perché non c’è delusione in chi confida in Te.
Perdona la mia stoltezza quando preferisco affidarmi alle mie sole forze,
orgogliosamente illuso di farcela da solo, e accogli il mio pentimento,
quando il cuore torna a volgersi a Te, unica roccia su cui costruire saldamente la casa.
Amen.
5,27 : “Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante “.
LA BILANCIA DEL SIGNORE
La Tua bilancia, o Signore, misura con un’unità di misura diversa dalla nostra:
noi badiamo alla quantità, Tu alla qualità.
La Tua bilancia usa come parametro l’amore,
non considera il male fatto in contrapposizione al bene fatto, ma solo il bene;
su un piatto valuta il bene fatto e sull’altro il bene non fatto.
Signore, quante volte per pigrizia, per vergogna o per comodo,
mi sono astenuto dal fare il bene che potevo, e ho aspettato che fossero altri a compierlo;
quante volte ho preferito far finta di non accorgermi dei bisogni degli altri,
per non dover “perdere tempo” per loro;
troppe volte non ho riconosciuto la Tua presenza nel volto di chi mi stava accanto,
bisognoso di un sorriso, di un po’ di calore umano, di attenzione, di amore!
E poi sono il primo, invece, a lamentarmi se gli altri non considerano me!
Purifica il mio cuore, Signore, rendimi capace di amare sul serio, come Tu ci hai insegnato:
fammi diventare vero discepolo del Tuo Figlio, Gesù!
Amen.
7,14 : “… tutti i popoli, nazioni e lingue lo serviranno; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto “.
FUSCELLI ALLA DERIVA
Come siamo piccoli, Signore,
creature indifese e deboli,
smarrite di fronte ai problemi della vita,
insicure di fronte ai dubbi della nostra esistenza,
incapaci da soli di mettere ordine
nel caos che si crea intorno a noi
e dentro di noi…
Da soli sembriamo fuscelli alla deriva
in un fiume in piena,
sballottati da qualsiasi corrente,
incapaci di opporre resistenza!
Ma Tu ci vieni in soccorso,
ci doni la Tua forza,
la Tua potenza e noi, in Te,
diventiamo coraggiosi, impavidi,
superiamo ogni difficoltà,
andiamo incontro a sofferenze e persecuzioni, senza paura,
ma solo pieni di speranza,
la speranza di incontrarti e di vivere sempre con Te.
Amen.
L’ESPERIENZA DEL TUO SILENZIO !
E’ terribile l’esperienza del sentire niente, dell’aridità totale!
Hai posto le basi su rocce solide, ma ora sembra che tali fondamenta vacillino…
Forse mi sono spinto troppo in alto e ora tutta la costruzione barcolla,
perché le fondamenta sono troppo lontane e piccole.
So che ci sei, ma non Ti sento,
so che sei presente, ma non Ti vedo,
so che mi ami, ma non Ti amo adeguatamente.
Forse l’esperienza del Silenzio mi fa capire l’inutilità della mia esistenza senza Te…
è come una montagna senza boschi, né ruscelli, né sentieri per inerpicarsi;
è come un fiume senza acqua, né pesci, né sorgente, né sbocco al mare;
è il volto della persona amata senza lineamenti, senza espressione,
una maschera confusa ed indecifrabile…
Ma anche in questi momenti ho la certezza del Tuo amore, e questo mi basta!
E allora mi fermerò ancora davanti al Tabernacolo, anche se non sarò capace di pregare;
continuerò a leggere la Tua Parola, anche se sarà come leggere un libro qualsiasi;
continuerò a ricercare la Tua volontà, perché c’è, anche se non la so scorgere…
Grazie, Signore, per questi momenti di Silenzio, di aridità, di smarrimento…
Voglio accettarli non per disperarmi, ma perché sono un modo per scoprirti
ancor di più, nella Tua realtà più profonda, senza alcun velo.
Sì, Signore, Tu ci sei… ma io non riesco a vederti, a sentirti, ad amarti come vorrei!
Amen.
9,7 : “A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per imisfatti che hanno commesso contro di te “.
A NOI LA VERGOGNA SUL VOLTO
Quando l’odio è più forte dell’amore,
l’uomo non vede più fratelli negli altri uomini, ma solo nemici;
quando l’intolleranza supera il buon senso,
non si tiene più conto del rispetto dell’altro,
e lo si colpisce nel momento più sacro, mentre prega il suo Signore;
quando il fanatismo oltrepassa la ragione,
solo le armi riescono a dettar legge… la legge del più forte!
Signore, Tu che sei buono e misericordioso,
perdona chi si lascia tentare dal demonio ad agire non secondo ragione,
ma secondo l’istinto animalesco che è in lui;
perdona chi in nome di un ideale sparge morte e dolore fra gli innocenti;
perdona chi, avendone la possibilità
non risponde a tali disordini con la pace ma innescando nuova violenza.
Accogli le anime degli innocenti, musulmani, cristiani…
sono tutti morti nel Tuo nome, pregando Te.
In paradiso, finalmente insieme, troveranno la pace che sulla terra
gli uomini non sono stati capaci di creare.
Amen.
13,9 : “… persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i giusti giudizi “.
OCCHI PER CONTEMPLARE
Signore, grazie per il dono della vista,
così prezioso per ammirare le meraviglie da Te create,
per contemplare tutto ciò che di bello
è stato formato secondo la Tua volontà:
fa’ che usi sempre questo dono per il bene
e non per soddisfare i miei piaceri, le mie passioni.
Custodisci i miei occhi, i miei sguardi,
perché non siano fonte di desiderio,
perché non scelga mai di distogliere gli occhi da Te
per fissarli esclusivamente su una creatura,
o un posto di prestigio, o una possibilità di carriera e di gloria.
Non permettere che mi dimentichi dei Tuoi giusti giudizi,
ma illumina la mia ragione, affinché solo in Te trovi gioia e pace.
Amen.
13,61 : “Poi insorgendo contro i sue anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo “.
CHI SONO IO PER GIUDICARE ?
Chi sono io per giudicare le intenzioni, le motivazioni di un mio fratello?
Mettendomi nei panni del giudice rischio sempre di prendere in considerazione
solo ciò che posso notare in superficie, senza conoscere l’interiorità di colui che giudico.
Il Signore ci dice di non giudicare nessuno, per non essere da nessuno giudicati,
se non solo da Lui, giudice buono e giusto.
Gettiamo allora fuori dalla porta del nostro cuore ogni mormorazione, maldicenza, pettegolezzo;
impariamo ad apprezzare ciò che vale in coloro che ci vivono accanto,
e non diamo troppo peso ai difetti… tutti ne abbiamo, e ognuno più degli altri!
Impariamo ad essere misericordiosi per ottenere misericordia,
ad essere operatori di pace, amanti della giustizia, costruttori di vita nuova intorno a noi…
mettiamo in pratica le beatitudini e la nostra vita sarà uno specchio limpido
dell’amore della SS. Trinità.
Amen.