a cura di Abba Sandro
1,6 : “Tutti i loro vicini li aiutarono validamente con oggetti d’argento e d’oro, con beni e bestiame e con oggetti preziosi, e inoltre quello che ciascuno offrì volontariamente “.
VOGLIO FARMI PROSSIMO
Che cosa ci guadagno a tenermi stretto i doni che il Signore mi continua a fare
in maniera così abbondante e generosa?
Rimango chiuso nel mio piccolo, attaccato alle mie sicurezze e certezze,
che non mi fanno crescere, ma solo regredire in me stesso.
Signore, è bello condividere con gli altri ciò che ho ricevuto da Te,
ciò che ho vissuto perché Tu mi hai concesso di viverlo…
Non posso tenermi tutto il tesoro, che Tu mi hai fatto scoprire, per me;
rischierebbe di far la muffa e di non essere di utilità per nessuno.
Aiutami, Signore, a essere generoso,
ma non solo mettendo in comune ciò che di materiale è in mio possesso,
ma soprattutto le ricchezze spirituali, le esperienze belle che mi hanno fatto crescere,
le gioie e i dolori della vita, le scoperte e le delusioni della giornata.
Voglio farmi prossimo a ogni fratello che percorre con me
la strada che porta a Te, per costruire comunione con tutti.
Amen.
9,8 : “Ora, da poco, il nostro Dio ci ha fatto una grazia: ha liberato un resto di noi, dandoci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po’ di sollievo nella nostra schiavitù”.
TU SEI L’AMATO, TU L’AMANTE, TU L’AMORE !
Come siamo meschini quando ci riteniamo giusti
e pretendiamo di essere esauditi fin nei minimi particolari dal Signore.
Ci sentiamo in diritto di chiedere, anzi, di esigere qualsiasi cosa,
e in contraccambio diamo ben poco.
E anche il Signore non ci chiede poi molto:
solo di riconoscerci bisognosi di Lui, del Suo amore, della Sua forza.
Allora la nostra preghiera dovrebbe diventare sempre meno nostra,
per trasformarsi veramente non più in una preghiera a Dio, ma in Dio,
dove noi stessi entriamo in comunione con la Trinità intera,
perché non c’è preghiera se non trinitaria, così come ogni cosa
è a immagine e somiglianza di Dio, che è Uno e Trino:
l’Amato, l’Amante, l’Amore!
O Trinità beata, mistero ineffabile e sublime,
pervadi la mia povera esistenza della Tua grazia,
affinché possa essere docilmente Tuo manifestazione fra gli uomini
Amen.