a cura di Abba Sandro
3,7 : “ … ma gli Israeliti non vogliono ascoltare te, perché non vogliono ascoltare me: tutti gli Israeliti sono di dura cervice e di cuore ostinato”.
SIGNORE, VIENI A PRENDERMI QUANDO SCAPPO
Signore, vieni e prendimi ogni volta che scappo per vie non Tue,
seguendo il mio orgoglio, le mie passioni;
riconducimi al Tuo ovile, al sicuro dalle tentazioni e dai pericoli
che questo mondo ha sempre in agguato;
fai di me ciò che meglio credi, perché la Tua volontà è sempre migliore della mia;
liberami dall’arroganza e dalla presunzione,
dal falso desiderio di autonomia e libertà,
che si rivela poi solo comodismo e superficialità;
purificami dai miei peccati, dal poco amore verso Te e verso i fratelli,
dal poco impegno nel convertirmi, dalla scarsa fiducia che a volte ho in Te
perché ne ho troppa in me…
e allora non mi contaminerò più con gli idoli che quotidianamente mi creo,
perché Tu solo sarai il mio Dio;
allora sarò nuovamente Tuo figlio, cercando, nella mia fragilità e debolezza,
di imitare fino in fondo Gesù, Tuo Figlio;
e Ti seguirò, sicuro che è la mia strada, quella che Tu hai scelto per me
affinché la mia vita sia pienamente realizzata in Te,
e osserverò la Tua legge, la Tua Parola, che fa rifiorire in me la vita,
ogni giorno, per abitare nella Tua casa, alla Tua presenza, fino alla fine del tempo.
Amen.
18,25 : “ Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, popolo di Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? ”.
CHI NON AGISCE RETTAMENTE: IO O TU, SIGNORE ?
Perché sono così attaccato al mio cuore di pietra,
cuore perverso e indotto a compiere solo ciò che soddisfa me stesso,
insensibile alle esigenze e ai bisogni di coloro che vivono accanto a me, miei fratelli,
che hanno il diritto di essere amati?
Troppe volte reputo giusta la mia condotta quando mi soddisfa,
quando reca a me un vantaggio:
come è forte e radicato l’egoismo nella mia vita!
E arrivo addirittura a considerare ingiusta la condotta del Signore,
Lui che è Amore infinito, bontà misericordiosa…
Io lo accuso di ingiustizia perché ciò che mi chiede
presume un gesto di umiltà e di abbassamento da parte mia.
Signore, Tu lasci che ognuno di noi giudichi se stesso,
a seconda della propria capacità,
a indirizzare la sua condotta seguendo o rifiutando la Tua volontà!
Fa’ che non mi capiti mai più di ritenere sbagliato il Tuo comportamento
in qualsiasi frangente possa essere,
perché Tu solo sei buono e giusto nell’amore.
Amen.
18,27 : “ E se l’ingiusto desiste dall’ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettutudine, egli fa vivere se stesso ”.
NON POSSO STARE LONTANO DA TE
Allungare la propria mano per afferrare quella potente di Dio
che mi aiuta a risollevarmi ogni volta che cado,
ogni volta che cedo alle lusinghe del peccato, che faccio di testa mia…
e mi trovo lontano da Lui!
Non disperiamoci perché continuiamo a cadere nonostante tutte le nostre buone intenzioni,
ma cambiamo il nostro cuore, apriamolo alla speranza della conversione,
lasciamo che Lui operi in noi questo cambiamento.
Signore, prendi il mio cuore di pietra e trasformalo in un cuore di carne,
perché da solo so che non posso far niente, combinerei solo pasticci…
Ma io voglio essere tutto Tuo, lasciarmi plasmare dal Tuo Santo Spirito.
Signore, sorreggimi quando vacillo e rialzami quando cado,
perché Ti amo e non posso stare lontano da Te!
Amen.
33,8 : “ Se io dico all’empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distogliere l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te ”.
NON GIUDICARE, MA AMARE
Signore, mi hai chiamato a collaborare con Te
affinché tutti gli uomini, Tuoi figli, ritornino alla Tua casa,
per vivere nella felicità eterna.
Tanti si sono persi, per mille motivi diversi,
o per scelta personale, o per contingenze che non dipendevano da loro…
non importa, non tocca a me giudicarli, ma solo amarli, fino in fondo,
portando di nuovo la luce nelle tenebre di una esistenza vissuta lontana da Te.
Donami coraggio per affrontare il rifiuto, le difficoltà che incontrerò,
e tanta carità per esprimere il mio amore.
Sostienimi, Signore, non mi abbandonare.
Amen.
37,24 : “ Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica ”.
UN SOLO PASTORE… UN SOLO OVILE
Un gregge disperso eravamo, o Signore, sbandati e spauriti, in balia di mille pericoli,
senza un pastore che ci guidasse, lasciati in mano a mercenari
che non si curavano di noi ma solo dei loro interessi.
E il Tuo cuore si è impietosito nell’intimo, perché hai visto la nostra triste condizione:
non era solo a causa della nostra malizia,
ma per la nostra debolezza e per le insidie del maligno…
E Tu sei tornato a noi, anche se noi ti avevamo abbandonato;
Tu ti sei chinato su di noi, anche se non ti riconoscevamo;
Tu ci hai mandato un pastore unico, il Tuo stesso Figlio,
perché ci riunisse nell’unica famiglia alla quale tutti apparteniamo:
la famiglia dei figli di Dio.
Impariamo a riconoscere il vero pastore, e accorriamo alla Sua voce,
perché Egli ci ama e solo in Lui troveremo riparo e sicurezza.
Grazie, Signore, perché ci fai desiderare l’unità,
la solidarietà, l’essere tutti fratelli, perché tutti figli Tuoi nel Tuo Figlio.
Amen.